Ambrogio Crespi

“DAI DIAMANTI NON NASCE NIENTE DAL LETAME NASCONO I FIOR”

Ho due figli, sono nato a Milano e vivo nel mondo. Se questa frase è vera, la mia vita è un giardino di rose.

Ho saputo trasformare gli eventi negativi che attraversano la vita in pilastri per la mia esistenza.

È così che sono diventato un regista è così che sono nati i miei film più importanti,  è così che ho vinto il premio Cariddi al Taormina Film Fest e ho partecipato al 73mo Festival del Cinema di Venezia e alla Festa del Cinema di Roma 2016. Sono la prova che nessuna ingiuria e nessuna offesa può distruggere un uomo se la sua capacità di comunicare, esistere,  rappresentarsi è in sintonia con la verità che viene percepita come tale dal mondo. È così che sono nate le mie opere: Enzo Tortora-Una ferita italiana e Spes contra Spem Liberi Dentro due film che sanno emozionare e soprattutto far pensare, ma anche Giorgia Vive, il racconto di una ragazza che per mezza pastiglia di ecstasy ha vissuto un calvario che è diventato una marcia trionfale, Capitano Ultimo-Le ali del falco con Raoul Bova e Malaterra con Gigi D’alessio che racconta la tragedia della terra dei fuochi.

Non dimentico da dove sono venuto: i primi rudimenti del mestiere gli ho imparati da Gianfranco Funari per proseguire poi nella casa di produzione di Renato Pozzetto dove mi sono fatto le ossa. Ho cominciato a girare i primi documentari per la Rai nella serie Geo & Geo.

Ho sempre lavorato con mio fratello Luigi da cui ho imparato la via della comunicazione e con il quale ho prodotto decine di spot, l’ultimo è quello che avete visto in tv “La fabbrica dei leader”.